Bellezza e Mistero.
Paesaggio e Architettura.
Tradizione e Innovazione.
Il Castello di Serravalle, storica autenticità armoniosamente integrata nel cuore della Sicilia.

STORIA

Il Castello di Serravalle, ubicato nell’omonimo feudo in territorio di Mineo, appartiene dal 1513 alla famiglia Grimaldi
e, tramandato di generazione in generazione, è oggi di proprietà dell’Avvocato Orsola Sedati, figlia di Francesca Millo di Casalgiate e nipote di Gerarda Grimaldi.

Il Castello di Serravalle è una testimonianza di epoca medievale che sin dalla sua costruzione ha rappresentato un punto di guardia della via che da Catania per Palagonia giungeva a Mineo, proseguendo per Caltagirone.

Si narra che lo stesso rivestì – già in epoca remota- un importante ruolo difensivo della via di accesso della piana di Catania da sud e dell’area circostante, frequentata dall’antico popolo dei Siculi, che, proprio di fronte al Castello, nel 453 a.C. aveva stabilito la propria capitale, nella limitrofa roccaforte di Palikè.

Le prime notizie certe sul feudo di Serravalle, tuttavia, riportano che il Castello – appartenente ad un tale Goffredo di Tratto – fosse già esistente nel 1296 ed anche alla luce della composizione e tipologia del medesimo, si può ritenere che risalga al XIII secolo.

Il Castello medievale, composto in origine dalla torre e da una cinta munita di camminamento, ha subito nel tempo ampliamenti e adattamenti, preservando tuttavia l’impianto originale.

La struttura, a seguito dei lavori eseguiti nel XVI secolo, ha perso la sua funzione difensiva originaria di torre d’avvistamento ed è stata utilizzata a scopo residenziale.

Le parti originarie, tuttora riconoscibili e predominanti, testimoniano l’articolazione dell’impianto medievale, nonostante il tempo e i terremoti ne avessero compromesso parzialmente l’integrità.

In virtù del particolare interesse storico, artistico ed architettonico rivestito dal Castello, a seguito dell’approvazione del progetto presentato nel 2017, in occasione di un Bando di finanziamento, lo stesso è stato oggetto di un importante intervento di restauro.

Nel 2007 il Castello di Serravalle è stato sottoposto dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali della Regione Sicilia, su proposta della Soprintendenza dei BB.CC.AA. di Catania, ad un provvedimento di Vincolo, a tutela dei Beni Culturali facenti parte del patrimonio culturale del nostro Paese.

Posto in cima ad un’altura, arroccato su un banco roccioso di forma allungata che emerge dalle circostanti colline argillose, il Castello è tuttora punto di riferimento e di orientamento per il territorio circostante.

A strapiombo sul lato di mezzogiorno, l’ingresso è ubicato sul lato opposto, dove l’orografia del terreno risulta più pianeggiante. Dopo aver varcato il portone di ingresso al Castello, si accede ad una galleria scavata nella roccia. Il cortile superiore è raggiungibile percorrendo delle scale che costeggiano da un lato la cinta muraria originaria. La peculiarità di questa area esterna, molto articolata e terrazzata, è costituita dalla cisterna ricavata all’interno del banco roccioso sottostante. Dal cortile, che un tempo costitutiva la piazza d’armi, si accede alla torre e al corpo laterale.

Il corpo laterale, ex scuderia, nel corso dell’intervento del XVI secolo è stato sopraelevato e riconfigurato per aggiungere ulteriori ambienti alla struttura originaria. In questo corpo di fabbrica si rilevano caratteristiche finestre con sottostanti feritoie. La torre, la cui muratura risale all’epoca della sua edificazione, costituisce l’elemento predominante dell’intera struttura.

La torre medievale, che presenta dei cantonali in pietra perfettamente squadrati, è stata probabilmente sopraelevata nel corso dei lavori di inizio ‘900. Al medesimo intervento è, inoltre, riconducibile la composizione delle aperture del prospetto del lato che guarda verso Mineo dal primo piano in su, mentre la finestra ogivale sul lato est risulta essere quella originale. Infine, il muro di cinta, inizialmente molto spesso al fine di consentire il camminamento di ronda, in alcuni tratti è stato reintegrato con una muratura di minor spessore.